Destini di donne

15,20

Autore: Vincenzo De Lucia
ISBN: 9788897033666
Prezzo di copertina: 16,00 Euro
Anno e mese di pubblicazione: gennaio 2020

Il libro

Le donne vittime del regime nazista e coloro che si erano “concesse” allo “straniero” sono state trattate dopo la guerra cinicamente e con disprezzo. Il disprezzo dei nazisti verso la donna è perdurato per più di una generazione del dopoguerra, nei confronti delle vedove di guerra, nei confronti delle donne che hanno avuto relazioni con stranieri e nei confronti di tutte coloro che non accettavano passivamente il maschilismo imperante nella società, che vedeva nelle donne, e nelle loro relazioni, sempre e comunque ombre di sospetto.

L'autore

VINCENZO DE LUCIA Vincenzo De Lucia insegnante di Lingua e letteratura tedesca. Si è occupato di problematiche interculturali pubblicando diversi saggi su riviste del settore e il testo Incontrarsi e poterci capire (La Melagrana, 2008). Ha tradotto dal tedesco opere letterarie ed è autore del romanzo di racconti La scelta (Midgard Editrice, 2011). Ha pubblicato nel 2016 la guida storico-letteraria A spasso per Berlino (Midgard Editrice) e nel 2019 il libro Contro Verso. Storie di resistenza alla barbarie nazista (Spring Edizioni).

Descrizione

Destini di donne nella Germania nazionalsocialista.

Donne semplici, donne contadine, donne dalle famiglie sfasciate dalla fame e dalla miseria, sono alla ricerca in una società violenta e profondamente sessista di affetti, di riconoscimenti, considerazione ma trovano tutto intorno solamente odio, ferocia e indifferenza.

In questo libro si parla del destino di donne che sono state accusate d’aver macchiato l’onore tedesco, a causa di amicizie o relazioni con prigionieri di guerra o con lavoratori stranieri. In questo libro si parla delle donne costrette alla prostituzione nei bordelli dell’esercito e delle SS, delle loro vite spezzate e del silenzio piombato su di loro nel dopoguerra. In questo libro si parla di una vera e sincera amicizia tra un uomo e una donna ad Auschwitz.

In questo libro si parla dell’invidia di tanti falsi perbenisti, valletti del regime che hanno usato come strumento per l’ascesa sociale la delazione nei confronti del vicino di casa, del conoscente, si parla di tante storie messe a tacere nel dopoguerra della ricostruzione, quando il feroce passato doveva essere cancellato, senza rielaborazione.

Donne che nonostante le loro sofferenze, interiormente hanno vinto, perché non hanno accettato di essere delle fiancheggiatrici del regime nazista, ma hanno offerto amicizia e solidarietà ai più deboli.

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