L’ex ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif, che ha negoziato l’accordo nucleare del 2015 si è dimesso dal suo incarico di vicepresidente. L’agenzia di stampa ufficiale IRNA ha riferito che “la lettera di dimissioni di Zarif è stata inviata al presidente Masoud Pezeshkian, ma lui non ha ancora risposto”.

Il periodo peggiore

Zarif ha scritto oggi in un post sulla piattaforma “X”: “Ho affrontato gli insulti, le calunnie e le minacce più orribili contro me e i miei familiari, e ho vissuto il periodo peggiore dei miei quarant’anni di servizio. Per evitare ulteriori pressioni sul governo, il capo della magistratura mi ha consigliato di dimettermi…e ho accettato immediatamente”.

Pezeshkian aveva nominato Zarif vicepresidente per gli affari strategici lo scorso agosto. Zarif però si è dimesso dopo meno di due settimane, per poi tornare all’incarico più avanti.

Secondo alcune fonti, dietro le dimissioni di Zarif, noto come un pragmatico con buoni rapporti con l’Occidente, ci sarebbe la Guardia Rivoluzionaria iraniana contraria a politiche concilianti nei confronti degli Usa portate avanti, a suo avviso, proprio da Zarif.

Il vicepresidente dimissionario divenne noto a livello internazionale per il suo ruolo di primo piano nei negoziati che portarono alla conclusione dell’accordo sul programma nucleare iraniano nel 2015. L’accordo crollò tre anni dopo, quando gli Stati Uniti, durante il primo mandato di Donald Trump, annunciarono il loro ritiro unilaterale e l’imposizione di sanzioni alla Repubblica islamica.

La notizia delle dimissioni di Zarif arriva un giorno dopo la destituzione da parte del parlamento iraniano del ministro delle Finanze Abdolnaser Hemmati, a causa degli alti tassi di inflazione e del calo del valore della moneta nazionale. 182 parlamentari su 273 lo hanno sfiduciato.

 

L’articolo IRAN. Minacce e insulti, si dimette Javad Zarif proviene da Pagine Esteri.