di Michele Giorgio –
Pagine Esteri, 18 settembre 2024. Caos e timori diffusi segnano il giorno dopo l’esplosione dei cercapersone di Hezbollah. Molti pensano che questi attentati attribuiti a Israele, che avrebbero ucciso 18 persone tra cui una bambina di 10 anni e ferito migliaia di combattenti e funzionari civili del movimento sciita in Libano come in Siria, siano il preludio di una massiccia offensiva israeliana contro il Paese. Allo stesso tempo i libanesi, così come i profughi palestinesi, sono decisi ad opporsi a una eventuale invasione di terra. Ne abbiamo parlato con Flavio Novara, presidente del “Comitato per non dimenticare Sabra e Chatila” che abbiamo raggiunto telefonicamente a Beirut.
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