Articolo pubblicato su +972 Magazine

Traduzione a cura di Federica Riccardi

di Georgia Gee*

Pagine Esteri, 19 settembre 2024. Mentre il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden non mostra alcuna intenzione di porre fine al suo sostegno alla guerra di Israele contro Gaza, la sua amministrazione ha intensificato la sua opposizione alla violenza dei coloni israeliani nella Cisgiordania occupata, che ha raggiunto nuovi estremi negli ultimi mesi. A febbraio, gli Stati Uniti hanno iniziato a sanzionare alcuni coloni noti per aver attaccato palestinesi e attivisti israeliani in Cisgiordania. Altri Paesi hanno presto seguito l’esempio e da allora sono state imposte sanzioni agli avamposti illegali e ad alcune organizzazioni di coloni.

Mercoledì 28 agosto, gli Stati Uniti hanno annunciato una nuova serie di sanzioni, questa volta contro Hashomer Yosh, una ONG israeliana con stretti legami con i ministeri statali. Il gruppo, il cui nome significa “Il guardiano della Giudea e della Samaria” (con riferimento al termine biblico per la Cisgiordania), sostiene gli agricoltori coloni in tutto il territorio occupato e invia ogni anno centinaia di adolescenti volontari – alcuni dei quali sono essi stessi coloni – a lavorare negli avamposti illegali e a difenderli.

Il Dipartimento di Stato americano ha accusato Hashomer Yosh di contribuire a “livelli estremi di instabilità e violenza contro i civili in Cisgiordania”, fornendo sostegno materiale alla Meitarim Farm, un avamposto sanzionato a luglio, e a diversi coloni citati in precedenti serie di sanzioni statunitensi. In risposta, l’organizzazione ha negato di essere coinvolta in comportamenti illegali, affermando che le sue attività sono “legittime e coordinate con il governo [israeliano]”, dal quale riceve finanziamenti.

Nonostante le sue affermazioni contrarie, Hashomer Yosh ha perseguito un programma estremista di colonizzazione fin dalla sua fondazione, oltre dieci anni fa. Insieme ad altre organizzazioni “agricole” di volontari in Israele, ha colto l’attuale momento politico per espellere i palestinesi ed espandere gli avamposti in Cisgiordania.

I palestinesi delle aree rurali della Cisgiordania sostengono che Hashomer Yosh è diventato un motore centrale della violenza dei coloni. “Questa è l’organizzazione numero uno”, ha dichiarato Ali Awad, collaboratore di +972 e attivista per i diritti umani che vive nel villaggio di Tuba, nelle colline meridionali di Hebron. “Si descrive da sola – il loro nome è collegato al sostegno del colonialismo”.

Il furto della terra sostenuto dal governo

Le radici ideologiche dell’Hashomer Yosh possono essere fatte risalire all’inizio del XX secolo. Quando i sionisti europei iniziarono a stabilirsi in Palestina, Alexander Zaïd, un immigrato ebreo dalla Russia, fondò un’organizzazione chiamata Hashomer per salvaguardare gli insediamenti ebraici nelle aree rurali.

L’Hashomer originario fu sciolto con la formazione di un’organizzazione paramilitare sionista ufficiale, l’Haganah, che fu poi integrata nelle Forze di Difesa di Israele. Ma più di un secolo dopo, l’Hashomer Yosh continua nella vecchia tradizione: stabilire una presenza agricola per cementare il controllo ebraico della terra a spese dei palestinesi, con il pretesto di proteggere le comunità e combattere il “terrorismo agricolo”.

Hashomer Yosh è stato fondato nel 2013, con l’obiettivo di “assistere i vari agricoltori in tutta la Giudea e Samaria, che coraggiosamente proteggono le nostre terre e resistono di fronte alle difficoltà economiche e ai frequenti crimini agricoli”. Ma la prevalenza del “crimine agricolo” e le rivendicazioni di violenza contro gli agricoltori israeliani sono controverse: mentre ci sono stati numerosi rapporti dei media che citano furti e incendi dolosi nei terreni agricoli israeliani nell’ultimo decennio, altri dicono che questa minaccia è sopravvalutata e opera al servizio di un’agenda nazionalista per appropriarsi della terra.

I fondatori di Hashomer Yosh sono noti da tempo per la loro aggressività e retorica violenta nei confronti dei palestinesi. Uno di loro, Meir Bertler, è stato arrestato nel 2011 dopo aver fatto irruzione in una proprietà privata palestinese vicino al confine giordano con un gruppo di coloni. Nello stesso anno, ha scritto un articolo sulla “popolazione mostruosa” di palestinesi che cresce nei villaggi della Cisgiordania e ha chiesto all’esercito israeliano di “vendicare il sangue” degli israeliani uccisi.

Come i movimenti di “guardia” più noti, come l’Hashomer Hachadash (“La Nuova Guardia”) di destra e l’Hashomer Hatzair (“La Giovane Guardia”) di sinistra sionista, l’Hashomer Yosh si concentra sul coinvolgimento dei giovani israeliani, offrendo programmi di volontariato e preparazione militare che inviano i giovani a sorvegliare la terra negli avamposti illegali. L’esercito israeliano ha offerto questi programmi come alternativa al servizio militare tradizionale, mentre l’Università di Ariel, situata in un insediamento in Cisgiordania, riconosce crediti accademici agli studenti che fanno volontariato con il gruppo.

L’organizzazione ha ricevuto milioni di shekel dal governo israeliano, tra cui il Ministero dell’Agricoltura e il Ministero del Negev, della Galilea e della Resilienza nazionale. Nel 2021 ha ricevuto fondi statali per finanziare i droni – nonostante un decreto generale ne proibisca il possesso in Cisgiordania. Lo scorso aprile, Hashomer Yosh ha lanciato una campagna per l‘acquisto di 80 droni per proteggere i pastori nelle fattorie agricole.

Ha anche ricevuto ampi finanziamenti dalla diaspora ebraica. I documenti ottenuti da +972 mostrano che tra il 2015 e il 2019 l’organizzazione ha ricevuto oltre 256.000 NIS (70.000 dollari) dal Central Fund of Israel, con sede a New York, noto per il finanziamento di gruppi di coloni.

Nel 2021, l’ONG di sinistra Peace Now ha lanciato un appello al Ministero dell’Agricoltura affinché smettesse di sostenere Hashomer Yosh, visto il suo lavoro con gli avamposti illegali e il fatto che attivisti israeliani e palestinesi erano stati attaccati da uomini mascherati che indossavano felpe di Hashomer Yosh. Ma la violenza è continuata: nel novembre 2022, secondo i post sui social media, i membri hanno collaborato con una società privata per demolire una scuola palestinese a Masafer Yatta. L’anno successivo, ha collocatogiovani donne in servizio nell’esercito nell’avamposto “Oppenheimer” – dal nome del capo del dipartimento fondiario del consiglio locale che lo ha istituito – dove i coloni molestavano agricoltori e pastori palestinesi.

Shabtay Kushelevsky, un altro fondatore di Hashomer Yosh, ha incoraggiato i volontari a imparare l’arabo per migliorare la loro capacità di conquistare la terra. “Se vogliamo impossessarci della terra e possederla, conoscere la lingua è una parte importante per essere il padrone di casa”, ha detto durante una lezione introduttiva sull’arabo parlato nel giugno 2023.

Escalation bellica

Dallo scoppio della guerra, il lavoro di Hashomer Yosh si è ulteriormente intensificato, in collaborazione con l’esercito israeliano. +972 ha seguito diversi episodi di provocazione e violenza che hanno coinvolto Hashomer Yosh da ottobre.

“È possibile fare cose che altrimenti sarebbero molto più difficili da realizzare”, ha dichiarato Dror Etkes, fondatore dell’organizzazione israeliana Kerem Navot che monitora le attività di insediamento in Cisgiordania. “È più facile espellere le comunità palestinesi, stabilire avamposti e appropriarsi di terreni”.

Quando è iniziata la guerra, gli agricoltori associati al gruppo hanno presumibilmente temuto che la violenza si sarebbe estesa alla Cisgiordania. In risposta, l’Hashomer Yosh “ha inviato rapidamente il maggior numero possibile di guardie nelle aree vulnerabili” e “si è coordinato con l’esercito per proteggere e rinforzare le regioni esposte”.

I palestinesi che vivono in Cisgiordania hanno percepito l’escalation quasi immediatamente. “Avevano già la rabbia dentro di sé prima del 7 ottobre, ma ora hanno la possibilità e il potere di fare qualcosa con essa”, ha detto Awad.

L’organizzazione ha stretti legami con il colono Yinon Levi, sanzionato dall’amministrazione Biden a febbraio, che ha condotto assalti contro le comunità palestinesi e bruciato i loro campi. Lo scorso novembre Hashomer Yosh ha inviato dei volontari nella fattoria di Levi e ha avviato una pagina di raccolta fondi per reclutare “volontari armati”.

A gennaio, poi, un gruppo di coloni – tra cui alcuni provenienti dalla fattoria di Levi – ha espulso tutti i residenti di Khirbet Zanuta, un villaggio palestinese nelle colline meridionali di Hebron, mentre indossavano felpe con il marchio Hashomer Yosh. Il Dipartimento di Stato americano ha osservato che i volontari dell’organizzazione hanno poi recintato il villaggio per impedire il ritorno dei residenti. A luglio, un coordinatore di Hashomer Yosh avrebbe sparato a tre cammelli in un’area in cui aveva costruito un avamposto.

È chiaro che Hashomer Yosh è stato incoraggiato dal sostegno che continua a ricevere dal governo israeliano durante lo sforzo bellico. A gennaio, il ministro della Protezione ambientale Idit Silman ha partecipato a una cerimonia di piantumazione organizzata con Hashomer Yosh in un avamposto illegale in Cisgiordania. A giugno, il Ministro dell’Agricoltura Avi Dichter ha incontrato Hashomer Yosh e una serie di altre organizzazioni di volontariato per affermare il suo sostegno al loro lavoro durante la guerra.

Secondo gli attivisti, non è certo che le sanzioni possano fare la differenza nell’attività del gruppo. “Non vedo l’organizzazione crollare a causa delle sanzioni”, ha avvertito Etkes. “Non credo che accadrà”.

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Georgia Gee è una giornalista investigativa che si occupa di diritti umani, abusi ambientali e sorveglianza. Il suo lavoro è apparso su stampa, podcast e documentari, anche per The Intercept, Foreign Policy e Organized Crime and Corruption Reporting Project. In precedenza è stata ricercatrice investigativa principale per Ronan Farrow al New Yorker e alla HBO e redattrice dell’Organized Crime and Corruption Reporting Project.






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