Tocka e lítost. Sehnsucht e nostalgia
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“Raccontiamo l’intreccio irrisolto fra anima e animus, fra le terribili decisioni già prese e il desiderio di indugiare sempre e ancora nell’alito dell’amata”.
Maria Teresa Iervolino, detta Maite, (1974) ha studiato lingua e letteratura inglese, ceca e serbo-croata presso l’Orientale di Napoli. Si occupa di traduzione, studi interculturali, lessicografia e linguistica. Si dedica a progetti sulla cultura della memoria e della resistenza. Ha pubblicato curatele, contributi, oltre che saggi e articoli su Ivan Klíma, Predrag Matvejević e Giacomo Scotti e materiale lessicografico sulla Shoah e sul Sessantotto e il dissenso (e.g. Il secolo pazzo, sessantotto, primavere e vie europee del dissenso, Mephite, 2014 e Il sessantotto Capovolto, primavere del dissenso, Edizioni Melagrana 2018, Il Sessantotto e oltre, racconto di una speranza in Anni ’70 il racconto di una speranza, di V. Starnone, Iod Edizioni). Di Ivan Klíma ha tradotto, per la prima volta in italiano il racconto Miriam (Mephite, 2012), riedito poi da Iod Edizioni con il titolo Miriam, il primo amore (2016) e la scelta antologica di racconti Una voce da Terezín, Miriam e altri racconti (Mephite 2015) e Ivan Klíma un bambino a Terezín, ancora una raccolta di racconti dell’autore ceco tradotti in italiano (Iod Edizioni 2020).
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