di Redazione

Pagine Esteri, 22 aprile 2024 – Il partito dell’attuale presidente maldiviano Mohamed Muizzu ha vinto a grande maggioranza le elezioni di ieri. Il Congresso Nazionale del Popolo (PNC) ha infatti ottenuto 70 dei 93 seggi in palio nel parlamento dell’arcipelago asiatico mentre in quello uscente ne aveva solo 8.

Il PNC potrà contare inoltre sui tre seggi assicurati da altre formazioni politiche minori alleate, aggiudicandosi un’ampissima maggioranza e il conseguente controllo totale dell’organismo legislativo.

La vittoria del PNC, considerato filocinese, segnerà sicuramente un allontanamento di Malé dall’India, tradizionale alleato del piccolo ma strategico paese, formato da 1192 isole coralline e atolli, con una popolazione di poco superiore ai 500 mila abitanti.

La principale formazione di opposizione, il Partito Democratico delle Maldive (MDP), guidato dall’ex presidente Ibrahim Mohamed Solih, considerato favorevole a relazioni preferenziali con Nuova Delhi, ha ottenuto solo 15 seggi contro i 65 che deteneva nel parlamento uscente.

Il voto di ieri era considerato un test cruciale sulla conferma della strategia di Muizzu che punta a rafforzare la cooperazione economica con la Cina, già avviata dopo la sua vittoria delle elezioni presidenziali nell’ottobre del 2023. Il suo governo, nonostante l’ostilità della maggioranza parlamentare uscente, ha chiesto ad alcune decine di militari indiani che operavano nell’arcipelago di lasciare il paese. Inoltre Muizzu nelle scorse settimane ha assegnato a società statali cinesi alcune commesse per la realizzazione di importanti infrastrutture.

L’ex ministro delle costruzioni ha promesso ora un piano straordinario contro gli effetti dell’innalzamento del livello del mare, a partire dalla bonifica di alcuni terreni e dalla realizzazione di isole più alte. Pagine Esteri






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