L’IMPREVISTO

Laboratorio di scrittura creativa

a cura di Emanuele Tirelli *

 “Non si scrive per dire qualcosa; si scrive perché si ha qualcosa da dire”.

L’idea, il pensiero e la frase sono di Francis Scott Fitzgerald, uno dei maggiori autori del XX secolo che ha firmato capolavori come Il grande GatsbyIl curioso caso di Benjamin Button. In questo modo si antepone e si mette in risalto la necessità di comunicare rispetto alla scrittura in sé.

Ernest Hemingway sosteneva inoltre che “i bei libri si distinguono perché sono più veri di quanto sarebbero se fossero storie vere”. Questo perché non è necessario che una storia sia realmente accaduta, ma lo è invece che venga narrata in maniera sincera affinché abbia vita il “patto narrativo” tra autore e lettore.

Scrivere non è solo ispirazione, ma anche metodo, esercizio, struttura, abbandoni, false partenze. Una delle cose più difficili non è iniziare una storia, bensì andare avanti in modo tale che prenda il lettore per mano e lo accompagni fino all’ultima pagina.

Inoltre una storia non ha il compito di insegnare nulla. Deve invece comunicare qualcosa.

Durante il laboratorio leggeremo i passi di alcuni libri per guardare ai diversi stili di scrittura. Parleremo di autori, incipit, struttura, cliché, respiro, costruzione dei personaggi, incidenti narrativi, climax, finale ed editing.

Alla fine del percorso ogni partecipante avrà completato un racconto breve sul tema “L’imprevisto”: potrà essere declinato in qualunque modo e aiuterà nella costruzione della struttura della storia e dei personaggi.

 

Dal 29 Marzo 2022.

Ogni martedì, per 8 incontri di 2 ore ciascuno.

 

Prenotazione obbligatoria – Numero di posti limitato

Per info su costi, orari e per prenotazione scrivere a
oppure telefonare al numero
08231547108

*Emanuele Tirelli

Autore, giornalista ed editor.

Debutta nella narrativa con il racconto La tempesta perfetta, inserito nella raccolta Vicolo della Ratta, Civico 14(Mutamenti Editore, 2012). Pedro Felipe (Caracò Editore, 2014) è il suo primo romanzo, che nello stesso anno viene trasformato in drammaturgia dello spettacolo omonimo prodotto da ntS’. E nel 2020 esce Autosalone Corallo (Ad Est dell’Equatore).

Per il teatro firma i testi degli spettacoli Ofelia in the Dog Days (pubblicato da Navarra Editore), Questione di un attimo, Da questa parte (ovvero quello che manca) e L’Incoronata. Il suo monologo Giuda fa parte del progetto LUI – Il figlio (2014) di ntS’ – Nuovo Teatro Sanità di Napoli. Nel 2019 debutta come performer nello spettacolo L’amore è bello, l’amore fa schifo (e le donne in Shakespeare) da lui scritto e diretto. Come regista firma la versione inglese di Ophelia in the Dog Days all’Institute of Arts Barcelona (Sitgez, Spagna), dove torna due anni dopo con il suo testo inedito Four Times Less, ispirato a Trilogia della città di K. di Agota Kristof, e dove viene nominato Associate Artist.

Dal 2016 al 2018 è direttore della collana Teatri di Carta di Caracò, editore per il quale scrive La misura dell’errore. vita e teatro di Antonio Latella e Voglio fare l’attore. vita e teatro di Roberto Herlitzka. Sempre per Caracò cura i volumi Il Visualizer e Storyboard (2017 e 2019) dello storyboard artist Giuseppe Cristiano, con il quale lavora fino al 2021.

Collabora stabilmente con il quotidiano Il Mattino e con il mensile Acqua&Sapone. Ha scritto per L’Espresso, Il Venerdì di Repubblica, Donna Moderna, Pagina99 e numerose webzine.

Nel 2016 vince il Premio Angelini per l’Infanzia per un articolo sui disturbi del comportamento alimentare pubblicato sul settimanale L’Espresso.

Dal 2012 tiene incontri, laboratori e workshop su scrittura creativa e drammatica.