della redazione
Pagine Esteri, 24 giugno 2024 – Un attacco aereo israeliano contro una clinica medica ha ucciso il direttore del dipartimento di pronto soccorso di Gaza city. L’uccisione di Hani al Jaafarawi porta a 500 il numero degli operatori sanitari di Gaza uccisi dal 7 ottobre. Altri 300 sono stati arrestati. Israele invece afferma di aver preso di mira Mohammad Salah che ha descritto come il comandante per lo sviluppo delle armi di Hamas.
A Rafah, vicino al confine con l’Egitto, le forze israeliane avanzano nella parte occidentale della città incontrando la strenua opposizione di combattenti di Hamas e altri gruppi armati palestinesi. I carri armati sono avanzati fino alla tendopoli di Mawasi, nel nord-ovest di Rafah, costringendo molte famiglie a fuggire a Khan Younis e a Deir Al-Balah, nel centro di Gaza, l’unica città che i carri armati non hanno ancora invaso completamente.
Ieri otto palestinesi sono stati uccisi in un raid aereo contro una scuola nei pressi di Gaza City utilizzata per distribuire aiuti. L’attacco ha colpito parte di un istituto scolastico professionale gestito dall’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, che fornisce aiuti alle famiglie sfollate. “Alcune persone erano qui per ritirare i tagliandi per i pacchi alimentari, altre si stavano rifornendo di acqua. All’improvviso abbiamo sentito qualcosa cadere e siamo scappati”, ha detto Mohammed Tafesh, un testimone. “Poi abbiamo tirato fuori i martiri dalle macerie, uno che vendeva bevande fredde, un altro che vendeva pasticcini e altri ancora che distribuivano o ricevevano tagliandi”, ha aggiunto.
A Beit Lahiya, nel nord della Striscia, i medici dell’ospedale pediatrico Kamal Adwan hanno detto che altri due bambini sono morti di malnutrizione. Ciò ha portato il numero di bambini morti per malnutrizione o disidratazione dal 7 ottobre ad almeno 31, cifra che probabilmente è sottostimata. Secondo le autorità sanitarie palestinesi, l’offensiva israeliana per rappresaglia ha ucciso dal 7 ottobre quasi 37.600 persone e raso al suolo una porzione della Striscia.
Netanyahu ieri sera, durante un’intervista, ha detto che la fase di intensi combattimenti a Gaza contro Hamas finirà “molto presto”, ma che la guerra non terminerà finché il gruppo islamico non avrà più il controllo dell’enclave palestinese. Ha proseguito dicendo che le forze oggi a Gaza saranno libere di spostarsi verso il confine con il Libano dove Israele potrebbe lanciare una guerra in piena regola contro il movimento libanese Hezbollah. “Una volta terminata la fase intensa, avremo la possibilità di spostare parte delle forze verso nord. E lo faremo”, ha detto il premier al canale israeliano Channel 14.
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