da www.formialibera.it

Da qualche mese è nelle librerie il libro “I Pascià”, di cui è autore Salvatore Minieri. Il libro si occupa di fatti accaduti nel nostro comune tra la fine degli anni ’70 e gli inizi degli ’80 del secolo scorso, riferiti in particolare a quella che fu la discoteca “Seven up”.

Il nostro interesse riguarda soprattutto la ricerca giornalistica, legata all’attività economica ed edilizia che ha portato alla costruzione ed all’esercizio della discoteca. Dalla lettura del testo emerge chiaramente come la discoteca è stato il frutto dell’interesse della camorra e della massoneria finalizzato a riciclare e reinvestire i proventi delle attività illecite del clan dei casalesi, nell’epoca in cui questo era capeggiato da Bardellino. Tra i fatti più gravi emerge che: 1) la banca popolare del golfo ha finanziato la società “Maurice” per la costruzione senza alcuna garanzia, atto che ha determinato di fatto il fallimento, nel momento in cui l’attività del 7up è andata fuori controllo. 2) Per la costruzione abusiva del complesso edilizio sono stati occupati prepotentemente i terreni dei proprietari confinanti, per realizzarvi dei parcheggi.
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